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Le nuove figure professionali nella AI e le competenze 2025

Entro il 2025, oltre il 97 milioni di nuovi ruoli nasceranno tra uomo e macchina.” — World Economic Forum

E non si tratta più di un futuro lontano. L’intelligenza artificiale sta ridisegnando il mercato del lavoro in tempo reale. Ogni settore – dalla sanità alla logistica, dal retail alla finanza – sta vivendo una rivoluzione silenziosa ma profonda: servono nuove competenze, nuovi job title, nuove mentalità.

La domanda cresce. Ma le competenze scarseggiano.

In questo articolo, vedremo in dettaglio quali sono le figure professionali emergenti nel panorama dell’AI (Intelligenza Artificiale), quali hard e soft skills sono più richieste, e in che modo puoi iniziare a costruire oggi stesso un profilo competitivo in questo nuovo scenario.

Che tu stia valutando un cambio carriera o pianificando le assunzioni per la tua impresa, questa guida ti offrirà una mappa chiara per non restare indietro.

Le nuove figure professionali nate dall’intelligenza artificiale

AI Prompt Engineer

Nel panorama delle nuove figure professionali AI, il ruolo dell’AI Prompt Engineer sta emergendo come uno dei più cruciali. Questa figura si occupa della scrittura e ottimizzazione di comandi testuali, noti come “prompt”, per interagire in modo efficace con modelli linguistici di intelligenza artificiale come ChatGPT, Claude o Bard. Gli obiettivi possono spaziare dal generare contenuti coerenti per il marketing, a una migliore gestione dell’assistenza clienti, fino alla creazione automatica di documentazione tecnica o commerciale. Per eccellere in questo ruolo servono competenze trasversali che fondono Natural Language Processing (NLP), logica formale e una forte creatività linguistica.

Il Prompt Engineering è diventato un pilastro in numerosi ambiti applicativi. Nel marketing, ad esempio, consente di generare testi SEO-ottimizzati, e-mail persuasive o descrizioni prodotto, riducendo tempi e costi. Nell’ambito dell’assistenza clienti, invece, i prompt ben costruiti migliorano l’efficienza e la qualità delle risposte automatiche dei chatbot, aumentando la soddisfazione del cliente. I migliori AI Prompt Engineer sanno bilanciare input stringati con output informativi e coerenti, sfruttando la capacità del modello linguistico di “completare” il pensiero umano.

Ethic AI Specialist

Un’altra delle figure professionali AI in crescita è quella dell’Ethic AI Specialist. Si tratta di esperti in grado di valutare criticamente gli impatti etici, legali e sociali delle soluzioni basate su intelligenza artificiale, in particolare nell’ottimizzazione degli algoritmi per eliminare bias o discriminazioni. Le competenze di un Ethic AI Specialist comprendono filosofia morale, regolamentazione AI europea e internazionale e Fair Machine Learning, disciplina che studia l’equità algoritmica nei sistemi predittivi.

L’importanza di questa figura è in costante ​aumento soprattutto per le aziende che vogliono mantenere un vantaggio competitivo rispettando i principi ESG e i futuri requisiti normativi, come il Regolamento europeo sull’AI (AI Act). Saper integrare un approccio etico già nella fase di progettazione dell’algoritmo non solo tutela la reputazione dell’impresa, ma anche riduce il rischio di incorrere in sanzioni e problemi reputazionali. Specialmente nei settori bancario, sanitario o in ambito HR, dove i dati sensibili e le decisioni automatizzate possono avere impatti significativi, questa figura assume un ruolo strategico.

Data & AI Product Manager

Il Data & AI Product Manager rappresenta un collegamento critico tra le esigenze di business e le soluzioni tecnologiche basate su dati e algoritmi predittivi. Questa figura deve possedere competenze sia in data strategy, che in user research e agile project management, ed è chiamata a guidare la progettazione di prodotti intelligenti sfruttando l’AI-driven decisioning. Funziona come un vero e proprio “ponte” tra gli stakeholder strategici e i team di sviluppo tecnico.

Un buon Product Manager in ambito AI comprende sia la logica dei modelli di machine learning che le necessità dell’utente finale. Sa come trasformare una visione di prodotto in una roadmap implementabile, tenendo conto dei vincoli tecnologici, della qualità dei dati e della sostenibilità della soluzione nel tempo. Può, ad esempio, coordinare il lancio di un sistema di raccomandazione in e-commerce, dove esperienza utente, personalizzazione e performance algoritmica devono convivere in equilibrio. La capacità di lavorare in ambienti interdisciplinari è una delle skill più richieste per questa figura.

AI Trainer e Modellisti di dati

In qualsiasi progetto AI, la qualità dei dati è determinante. Gli AI Trainer e i Modellisti di dati si occupano di guidare la fase di addestramento dei modelli, assicurandosi che i dataset siano puliti, coerenti e rappresentativi. Sono responsabili della labeling (etichettatura dei dati), della strutturazione semantica degli input e della data governance, elementi essenziali per fornire al sistema di apprendimento automatico una base solida ed efficace.

Le competenze fondamentali includono linguistica computazionale, conoscenza delle best practice per il trattamento dei big data e dimestichezza con strumenti di annotazione. Il loro lavoro è particolarmente strategico in contesti regolamentati, come il settore sanitario, finanziario o legale, dove errori nei dati possono sfociare in decisioni con conseguenze pratiche e legali. Anche nei progetti multilingua, il loro intervento è centrale per garantire che il modello comprenda, elabori e risponda in modo appropriato nei diversi idiomi.

AI Operations (MLOps) Engineer

La figura dell’AI Operations Engineer, o MLOps Engineer, coniuga competenze DevOps con know-how nell’ecosistema machine learning, ed è responsabile della gestione, monitoraggio e manutenzione dei modelli AI in ambiente produttivo. Questa professione sta diventando imprescindibile soprattutto nelle start-up e scale-up AI-centriche, dove la velocità e l’efficienza operativa fanno la differenza.

Le AI skills richieste includono containerizzazione (Docker, Kubernetes), implementazione continua (CI/CD) e monitoraggio dell’intero ML lifecycle, dalla fase di training fino alla messa in produzione. Questi ingegneri sono chiamati a garantire che i modelli siano performanti, aggiornati e resistenti a cambiamenti nei dati di input. Un MLOps ben strutturato previene i fenomeni di “model drift” e “data skew”, che rischiano di compromettere l’efficacia della soluzione AI nel tempo. L’automazione delle pipeline di training e deployment è la chiave del loro operato.

Hard skills indispensabili

Tra le competenze tecniche più richieste nel mondo AI troviamo una serie imprescindibile di hard skills, senza le quali è difficile restare competitivi. Tra queste spiccano:

  • Python, R e SQL: Linguaggi fondamentali per la programmazione e la manipolazione dei dati. Python, in particolare, è lo standard de facto nello sviluppo AI grazie a librerie come TensorFlow, Scikit-Learn e PyTorch.
  • Machine Learning e Deep Learning: È cruciale saper progettare reti neurali, scegliere algoritmi appropriati per la tipologia di dati e interpretare il comportamento del modello.
  • Cloud Computing (AWS, Azure, GCP): Le principali piattaforme cloud offrono strumenti specializzati per il training e il deployment di modelli IA, permettendo scalabilità, affidabilità e sicurezza dei processi.

I professionisti che padroneggiano queste competenze hanno accesso a ruoli ben pagati e con alta domanda in mercato.

Competenze Tecniche Utilizzo Principale Strumenti principali
Python Scripting, sviluppo modelli Jupyter, scikit-learn, PyTorch
SQL, R Analisi e pulizia dati BigQuery, PostgreSQL, RStudio
ML/DL Creazione modelli predittivi TensorFlow, Keras, PyTorch
Cloud Computing Deploy scalabile e gestione progetti AWS SageMaker, Azure ML, Google AI Hub

Soft skills trasversali

Le abilità tecniche sono fondamentali, ma diventano potenti solo se accompagnate da una serie di soft skills trasversali che permettono alle figure professionali AI di interagire in ambienti complessi e in continuo cambiamento:

  • Pensiero critico e problem solving: Fondamentali per analizzare scenari ambigui, valutare la qualità dei dati e decidere come intervenire su un modello fallace.
  • Adattabilità: Le tecnologie AI evolvono rapidamente. Mantenere una mentalità flessibile è la chiave per evitare che le competenze diventino obsolete.
  • Comunicazione efficace: Essenziale per “vendere” una tecnologia spesso percepita come astratta. Saper spiegare l’impatto di un modello AI a stakeholder non tecnici è una qualità da leader.

L’efficacia di un progetto AI si misura non solo nei risultati, ma nella capacità di comunicarli, interpretarli e correlarli agli obiettivi aziendali.

Certificazioni e percorsi consigliati

Per chi desidera entrare nel mondo delle professioni legate all’intelligenza artificiale, esistono numerosi percorsi certificativi e formativi che danno una solida base di partenza oppure permettono di aggiornare le competenze esistenti.

  • Corso online di AI by Google e IBM: Due dei player più autorevoli nell’ambito, offrono corsi online che coprono i fondamenti della data science, machine learning e AI etica, con progetti pratici.
  • Microsoft AI Engineer Certificate: Ideale per chi vuole specializzarsi nell’ecosistema Azure, fornisce una preparazione completa sulla creazione e il deployment di modelli.
  • Master universitari: In molte università italiane ed europee sono attivi master come quello del Politecnico di Milano o della Bocconi, orientati sia a studenti che a professionisti.

Investire in questi percorsi aumenta la propria spendibilità sul mercato del lavoro e certifica competenze oggi sempre più richieste.

Come aggiornarsi in modo costante

Nel settore dell’intelligenza artificiale, aggiornarsi costantemente non è un optional, ma una necessità. Gli strumenti, le metodologie e persino le norme cambiano con una tale velocità che rimanere aggiornati diventa parte integrante del lavoro. Per questo motivo si consiglia di integrare nella propria routine le seguenti attività:

  • Newsletter di settore: Ad esempio, “Exponential View” di Azeem Azhar e “The Algorithm” del MIT offrono ogni settimana approfondimenti, casi studio internazionali e previsioni strategiche.
  • Community attive su Discord e GitHub: Entrare in contatto con altri sviluppatori e professionisti aiuta a risolvere problemi tecnici, ma anche a scambiare spunti pratici e suggerimenti su nuovi framework.
  • Competizioni AI: Piattaforme come Kaggle e DrivenData permettono di affinare le capacità su progetti concreti. L’esposizione a challenge reali accresce le AI skills, aumenta il portfolio e attira l’attenzione degli HR.

Rimanere curiosi, partecipare a conversazioni internazionali e praticare continuamente è il miglior investimento per un futuro AI-proof.

L’intelligenza artificiale non è più un’opzione. È una realtà che plasma ogni settore, oggi.

Le figure professionali cambiano, ma la domanda vera resta: sei pronto a evolverti con loro?

Non aspettare un cambiamento “dall’alto”. Investi ora nella tua formazione, guarda i trend, sperimenta, formati.

Entra nella nuova economia dell’AI da protagonista, non da spettatore.

Scritto da
Enrico Falappa
CEO & Founder
I nostri successi