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E-commerce e influencer marketing

È indubbia ormai, anche per i piccoli brand che si affacciano al mondo dell’e-commerce, l’importanza di inserire all’interno della propria strategia di vendita online un’attività di influencer marketing.

Grazie alle attività sviluppate insieme agli influencer, i marchi hanno la possibilità di raggiungere, nel tempo di qualche storia, un numero più elevato di segmenti di pubblici diversi. Inoltre, ogni influencer, sia grande che micro, ha ormai ottenuto nel tempo una certa credibilità agli occhi della sua community, che sarà sicuramente più predisposta ad acquistare o testare i prodotti proposti.

Così, di anno in anno, il budget digitale stanziato per campagne di influencer marketing si è moltiplicato. Certo, i merchant più piccoli probabilmente non riescono spesso a raggiungere la fee di un/una top influencer, prediligendo il coinvolgimento di micro o medi influencer.

Più economici, con una lead di buona qualità e un’alta copertura dei contenuti, i micro influencer riescono spesso ad avere una credibilità maggiore e una nicchia di target ben qualificata. Questo, in termini di e-commerce, si traduce spesso in un traffico verso lo shop online più consistente e un maggiore valore medio del carrello. 

Proprio perché più settorializzati su un segmento di target specifico, la scelta degli influencer è tanto strategica quanto delicata. Che sia fatta attraverso l’uso di tool e software specifici studiati proprio per questo task, o grazie ad una selezione manuale sui canali social, ciò che conta è che il creator scelto sia adeguato alla propria offerta commerciale e in target con i valori e il tone of voice del brand.

Una mom influencer sarà l’ideale, per esempio, se il proprio core business è l’abbigliamento per l’infanzia o giochi per bambini, mentre un/una health influencer, come ad esempio nutrizionisti o personal trainer, saranno il giusto partner per spingere all’acquisto di prodotti food salutari o accessori per una vita sana e attenta al corpo e all’ambiente. 

Quando utilizzare un’attività del genere all’interno della propria strategia di marketing? Per lanciare un nuovo prodotto o servizio ad un pubblico più ampio, per spingere una promozione in un periodo specifico, per lanciare il proprio rebranding e riposizionarsi su un mercato diverso. A seconda degli obiettivi da raggiungere sarà possibile concordare con gli influencer coinvolti la migliore strategia in fase di briefing.

Mariangela Napolitano