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Big G ha a cuore l’aria che respiri e la monitorerà con Street View

È ufficiale! Lo Street View di Google ci metterà al corrente anche sulla qualità dell’aria di quel posto che tanto vogliamo visitare!
Non è fantascienza, ma semplicemente il risultato della startup messa in pentola da Google e un’importante azienda californiana, Aclima, che si occupa della produzione e dello sviluppo di speciali sensori che misurano il grado di inquinamento presente nell’aria, tramite l’analisi e il confronto di milioni di dati.

I dati raccolti ed elaborati vengono quindi pubblicati sulle mappe di Google, oltre alle immagini, come ulteriore e importante informazione da dare all’utente che magari vuole recarsi in un luogo ma non è al corrente delle percentuali di inquinamento atmosferico di anidride carbonica, monossido o altri composti organici volatili in quella determinata zona.
Potremmo scegliere la meta delle nostre prossime vacanze proprio in base al grado di salubrità dell’aria, per avere un comfort in più e senza dubbio gratis!

Come è nato il progetto con Aclima?

Il progetto ha preso vita negli Stati Uniti già l’anno passato, quando per la prima volta vennero testati centinaia di sensori di Aclima in circa 20 uffici Google disclocati in tutto il mondo.
Google aveva inizialmente arginato l’esperimento ai propri uffici per migliorare il luogo di lavoro dei propri dipendenti, ma grazie alla collaborazione con US Environmental Protection Agency (EPA), e la Lawrence Berkeley National Laboratory, l’esperimento ha ampliato i propri orizzonti.

Google ha deciso di installare questo prodotto tecnologico a bordo delle sue vetture, che girano il mondo per scattare foto e per regalarci le Street View di ogni angolo del pianeta, permettendo cosi a questi strumenti, di incamerare informazioni preziose sulla presenza di agenti inquinanti nell’aria…di tutto il mondo!

Questi sensori sono in grado di scattare delle fotografie della qualità dellaria e generare dei dati sulla qualità ambientale, comprese le misure di comfort di temperatura, l’umidità, il rumore, la luce, e le emissioni di anidride carbonica che ci danno una panoramica delle zone più rischiose per la salute e quelle più salutari.
Un po’ come avviene per le previsioni meteo che siamo abituati a seguire assiduamente, anche l’indice di inquinamento sarà un dato da non sottovalutare in previsione di una vacanza o di uno spostamento.

La disponibilità di questi dati raccolti permetterà di avere dettagliate informazioni anche sul luogo in cui viviamo e ci muoviamo ogni giorno e essere a conoscenza dei pericoli cui andiamo incontro nelle zone altamente inquinate e comportarci di conseguenza, magari preferendo per i nostri spostamenti, soluzioni più ecologiche.

Elisa Falappa
Project Manager